La Corte d’Appello di Venezia, con sentenza n. 1359 del 2024, ha ribadito l’interpretazione dell’art. 121, comma 5, c.p.i., quale norma che consente di fornire prove documentali anche una volta spirate le preclusioni istruttorie dell’art. 183, comma 6, c.p.c. Per approfondimento v. il commento alla sentenza in corso di pubblicazione su "il Diritto industriale".
Un patto parasociale sottoscritto dal legale rappresentante di una società in assenza della contemplatio domini non vincola la società, la quale, in assenza della spendita del proprio nome, risulta estranea alle obbligazioni nascenti da tale patto. Così ha stabilito il Tribunale Roma con la sentenza del 6 novembre 2024, n. 16952.
La sperequazione economica di non modesta entità fra i coniugi all’esito di una valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti (riferita, in particolare, ai redditi pensionistici), in presenza di un significativo apporto dato dal coniuge più debole in costanza di matrimonio all’incremento delle prospettive pensionistiche dell’altro, giustifica il riconoscimento dell’assegno divorzile. Lo stabilisce la Cassazione […]